Che cos’è
Con il termine “prestito pensionistico” si è inteso a partire, dal 2013, da parte dell’ dall’ex Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, offrire la possibilità di poter mandare in pensione in anticipo rispetto all’età prevista dalle leggi in vigore, i lavoratori che hanno perso il lavoro o che sono “esodati” creati dalla legge Fornero.
Inteso come strumento di flessibilità in uscita, il prestito pensionistico dovrebbe consentire a determinate categorie di lavoratori di uscire dal mondo del lavoro prima di aver raggiunto l’età pensionabile, percependo una somma economica chiamata appunto prestito pensionistico o mini pensione come sussidio economico da restituire poi con regole precise una volta maturati e perfezionati i requisiti pensionistici.
In cosa consiste e come funziona
Il prestito pensionistico consiste in un sussidio economico che viene erogato a determinate categorie di lavoratori dipendenti che si trovano, senza lavoro o che desidererebbero lasciare il lavoro, pur con penalizzazioni, ma che non sono ancora in età pensionabile, secondo i dettami delle leggi vigenti in materia pensionistica. Una volta raggiunta l’età pensionabile il prestito andrebbe restituito con rateizzazioni adeguate nel tempo, una volta iniziato a percepire l’assegno di pensione vero e proprio.
News e novità 2015 governo Renzi
Secondo le recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa (19 maggio 2015 ) il Governo di Matteo Renzi si dice deciso a cambiare la legge Fornero introducendo forme nuove di flessibilità per l’uscita anticipata dal lavoro, pur con penalizzazioni che crescono tanto più si è in età lontana da quella fissata per andare in pensione. Al momento in cui scriviamo, maggio 2015, l’età per andare in pensione di vecchiaia per uomini e donne lavoratori dipendenti è di 66 anni e 3 mesi, fatta eccezione per le donne lavoratrici del settore privato per le quali servono 63 e 9 mesi.
In fase attuativa non si è in realtà ancora arrivati ad una legge, con il prestito pensionistico che rimane una delle diverse opzioni al vaglio da parte del governo Renzi, che riprenderebbe la proposta dell’ex- ministro del Lavoro Enrico Giovannini.
Tale proposta intenderebbe introdurre il prestito pensionistico per tutti quei lavoratori ormai prossimi alla pensione, ma che ancora non hanno maturato i requisiti necessari, che perdano l’occupazione lavorativa. Ai lavoratori quindi, vicini alla pensione, che perdono il lavoro verrebe dato un trattamento economico in anticipo, pari a una quota dell’assegno pensionistico e da restituire una volta raggiunti i requisiti pensionistici. La restituzione del prestito pensionistico, mediamente ammontabile a circa 700 euro mensili, dovrebbe essere calcolata e rateizzata con rate mensili trattenute sulla pensione vera e propria. Per rendere attuabile tale proposta governativa e averne la necessaria copertura finanziaria potrebbero essere coinvolte direttamente anche le aziende.
Le modifiche alla legge Fornero dovranno essere inserite nella legge di Stabilità 2016 perché le proposte di flessibilità di uscita dal mondo del lavoro possano effettivamente diventare una realtà per lavoratori vicini alla pensione.